AREA_ABITARE IL TEMPO A JOBORIENTA_VERONA
AReA in collaborazione con Abitare il tempo, organizza all'interno di Joborienta a VERONA la presentazione dei suoi corsi e dei laboratori sull'arredamento e l'architettura. I laboratori si terranno presso lo stand AReA giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 dalle 11-12 e dalle 15-16. Per info 3477587816 - 3479720616 - 3472947400
INTERIOR DESIGN FOR LIVING
Progettare spazi per l’abitare contemporaneo signifiaca conoscere le dimensioni dello spazio in cui viviamo, imparere a progettare e dimensionare spazi ed elementi di arredo con canoni contemporanei. Il laboratorio avvicinerà i partecipanti al mestiere del Arredatore, sia esso libero professionista o consulente d’arredo.
a cura di AreA_Associazione Arte e Cultura in collaborazione con Abitare il Tempo
26 Settembre 2014
FONDAMENTI_DI_ABITARE
Grazie alla nascente collaborazione tra l'Associazione AReA ed Abitare il Tempo-Fiera di Verona nell'ambito del progetto FONDAMENTI_DI_ABITARE per l'edizione 2014, in occasione dell'esposizione fieristica che si terrà a Verona dal 24 al 27 settembre, si aprirà uno sguardo sul mondo del design e dell'interior in Olanda.
È grazie alla collaborazione con il Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi a Milano che si terranno due giornate di lecture e workshop dal titolo: PROGETTAZIONE DI ELEMENTI PER L'ARREDO NELL'ESPERIENZA DEL DESIGN OLANDESE CONTEMPORANEO.
L' evento avrà luogo il 26 e il 27 settembre 2014, presso la Fiera di Verona, si potrà assistere agli interventi dei designer ed artisti olandesi: Lenneke Langenhuijsen e Rutger de Regt, riguardo al tema del ruolo dei materiali nel product design per l'architettura di interni nel Paesi Bassi, dedicata all'abitare contemporaneo.
I relatori olandesi saranno testimonial del modello di progettazione di elementi per l'arredo abitativo contemporaneo sviluppatosi nei Paesi Bassi tra gli anni '90 e l'epoca contemporanea. Materiali, forme e spazi nell'esperienza progettuale di design olandese rappresentano un punto di riferimento per tutta la cultura architettonica occidentale proprio per la ricerca di nuove forme e tipologie.
A REINTERPRETATION OF MASS PRODUCTION lecture by Rutger de Regt
Reinterpretazione della produzione di massa, intervento di Rutger De Regt
Rutger de Regt è nato a Zoetermeer, nei Paesi Bassi nel 1979. Ora vive a L' Aia dove ha recentemente aperto il suo studio di design.
Anche se inizò gli studi da solo all'età di 27 anni, ha sempre avuto una passione per le tecniche di lavorazione, i processi industriali e il design. Nonostante i numerosi lavori, ha sempre occupato parte del suo tempo nella creazione e nell'invenzione, fino ad organizzare una compagnia del mobile che si occupasse di produrre e vendere le sue creazioni; sfortunatamente la compagnia fu costretta a chiudere prima ancora che la collaborazione decollasse. A quel punto Rutger de Regt decise di seguire le sue passioni e fece domanda alla Royal Academy of Fine Arts ne L' Aia.
Nel 2011 si laureò, dando esito a due collezioni degne di nota. The Happy Misfits, una collezione di arredamento basata sul concetto di processo industriale e di manipolazione della pelle; e Make&Mold, una serie di arredi per cui Rutger inventò un modo di utilizzare una tenica di modellazione del materiale plastico. Ad entrambe queste collezioni venne attribuito il Premio del dipartimento di Architettura dalla Royal Academy of Fine Arts de L' Aia.
"Le collezioni d'arredo The Happy Misfits e Make&Mold sono basate su uno sviluppo intelligente della tecnica. Con questa tecnica è stato in grado di creare oggetti dal carattere unico e dettagliato, attraverso lo stesso ed unico processo" - recensione di laurea di W.Ros, capo del dipartimento di Architettura della Royal Academy of Fine Arts de L' Aia.
Più tardi nel 2011, Rutger venne selezionato per esporre al Salone del Mobile di Milano. Questa fu la prima occazione in cui presentò a livello internazionale le sue collezioni Happy Misfits e Make&Mold. Entrambe apprezzate con molto entusiasmo. Diversi designer provarono un interesse nello sviluppo degli arredi della collazione Make&Mold, e più tardi i pezzi della collezione vennero portati in produzione. Tutti i pezzi presentati di entrambe le collezioni vennero immediatamente acquistati dalla galleria italiana di arte e design Leclettico.
Recentemente è stato registrato il suo nuovo marchio Handmadeindustrials.
Per Rutger il design è un'esperimento di nuovi materiali attraverso un'approccio manuale, permettendo alla tecnica e al materiale di entrare in dialogo proprio dove il design prende vita. Il suo obiettivo è quello di rivendicare una tecnica di produzione industriale che sia in grado di produrre attraverso l'auto-regolazione dei propri parametri, invece di offrire una produzione standard. Questo rende inoltre possibile produrre in loco gli oggetti di design.
buroBELÈN MATERIALIZING THE FUTURE lecture by Lenneke Langenhuijsen
buroBELÈN materializza il futuro, intervento di Lenneke Langenhuijsen
buroBELÉN
Lenneke Langenhuijsen e Brecht Duijf, fondatrici della compagnia di design buroBELÉN, disegnano a partire dai materiali. Ampliando ed espandendo le qualità materiali di spazio, oggetto e prodotto, stanno creando prodotti di design per il futuro. Nella loro strategia, centrali sono gli intuitivi, emozionali e tangibili aspetti del design, che danno luogo a prodotti e visioni che mostrano un'inaspettata applicazione di materiali e colori, come una rivalutazione delle convenzionali tecniche di utilizzo di tali materiali.
BELÉN lavora sul concetto di materiali e colori nel design industriale, di interni ed espositivo.
Lenneke Langenhuijsen e Brecht Duijf si sono entrambe laureate con lode all'Accademia di Design di Eindhoven. BELEÉN ha lavorato su diversi progetti, in collaborazione con prestigiose fondazioni come il TextileMuseum di Tilburg e Tinctoria. Lo scorso anno l'atelier è stato vincitore del "young talent pin award". Hanno lavorato per Georg Jansen, Villa Noailles Hyères, Textiellab Tilburg e altri.
I loro lavori sono esposti al Textile Museum Tilburg, al Boijmans van Beuningen Rotterdam e al Palazzo Clerici Milano.
CHI
BELÉN è stato fondato da Lenneke Langenhuijsen e Brecht Duijf, che si conobbero all'Accademia di Design di Eindhoven, nei Paesi Bassi.
Dopo la laurea, Brecht iniziò a lavorare come designer part-time per Forbo Flooring. Nel 2010 ha vinto il premio Calvijn Classiscs, nel 2010 i suoi lavori vennero finanziati dal BKVB (tramite la Netherlans Foundation for Visual Arts, Design and Architecture) e nel 2014 ha fondato il suo marchio 18-11-18.
Lenneke si laureò all'Accademia di Design di Eindhoven con il progetto Wooden Textiles. Questo progetto venne prefessionalizzato e fondato nel 2014, ad oggi conosciuto come Cambials. Lenneke è stata una delle finaliste del Doen Material Prize nel 2011, ha partecipato al Green Design Competition nel 2012 e ha vinto l'Open Design Italia nel 2013.
Insieme, Brecht e Lenneke hanno ricevuto un sussidio dalla Fondazione DOEN per "il sostegno all'imprenditoria creativa". Attualmente insegnano all'Accademia di Design di Eindhoven e all'Accademia Artemide di Amsterdam.
A cura di: Massimiliano Caviasca
Segreteria organizzativa AReA: Fernanda Incoronato
Comunicazione AReA: Lucrezia Anselmi e Lidia Sandrini
4 > 9 Aprile 2013
WINE&DESIGN 2.0
In occasione della manifestazione "Vinitaly 2014" in programma a Verona (6-9 aprile), l'associazione AReA, in collaborazione con Officina Contemporanea propone l'evento Wine & Design 2.0, una mostra che raccoglie le migliori esperienze di Design a servizio del vino.
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Con il patrocinio di: Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Comune di Verona, Ordine degli Architetti di Verona.
Con il contributo di: "Mozart Caffè", "Scapin 1935", "I Bibanesi", Gioielleria "Arte Orafa Caloini", "Caffè Mirò", "Libreria Di Pellegrini", "Consorzio di Tutela Vini Mantovani".
L'evento avrà luogo in contemporanea tra le città di Verona e Mantova, con mostre, incontri e seminari dedicati al wine design sul panorama internazionale.
Verranno esposte realizzazioni nate dal sodalizio tra la creatività del Design ed il gusto del Vino, eccellenze a confronto, decanter, bicchieri, caraffe, progettati da illustri designers nazionali ed internazionali in onore del vino. Gli oggetti di design verranno esposti in diverse locations collocate nelle città di Verona e Mantova, accompagnati da una grafica di presentazione dell’artista e del progetto.
Saranno presenti oggetti realizzati da:
Massimo e Lella VIGNELLI, Tobia SCARPA, Enrico TONUCCI, Simone MICHELI, Angelo MICHELI, Richard MEIER, Karim RASHID, Gian Franco GASPARINI, Gianmaria COLOGNESE, Pierpaolo SEGUSO, David PALTERER, Edoardo MILESI, ATO Design, Davide PENSO, Piero NASON, Kazuhiko TOMITA.
Sarà l'occasione anche per incontri e dibattiti, che si terranno nelle interessanti location Veronesi e Mantovane, in cui gli architetti, i designer di Wine & Design 2.0, altri invitati illustri (tra cui critici e giornalisti del mondo del vino) e tutti gli eventuali interessati, potranno scambiare pareri e punti di vista rispetto al tema del food/wine design.
Questa iniziativa nasce per offrire alle città di Verona e Mantova, oltre che ai visitatori di Vinitaly, un ulteriore proposta culturale, legata a momenti di incontro, in cui scambiare i propri pensieri accompagnandoli alla degustazione di un bicchiere di vino.
LOCATIONS:
VERONA
• Sede "AReA", vicolo volto S.Luca 20
• "Osteria Scapin", via A.Diaz 20
• "Mozart Caffè", via dei Mutilati 4/e
MANTOVA Piazza A. Mantegna
• “Caffè Mirò”
• Gioielleria "Arte Orafa" Caloini
• "Ufficio IAT" Provincia di Mantova
• “Libreria Di Pellegrini-Shop"
EVENTI:
• VEN 4 APRILE: ore 18:00 conferenza di presentazione della mostra con designers in piazza Mantegna presso "Caffè Mirò" (di fronte S.Andrea. Al termine degustazione vini), MANTOVA.
• SAB 5 APRILE: ore 12:30 inaugurazione mostra con aperitivo presso "Mozart Caffè", via dei Mutilati, VERONA.
• LUN 7 APRILE: ore 16:00 incontro e dibattito con alcuni degli artisti trai quali: Tobia SCARPA, Gian
Franco GASPARINI, Edoardo MILESI presso “Osteria Scapin”, via A.Diaz 20, VERONA
9 Gennaio 2014
WORKSHOP PAESAGGI DI CAVA
Nella giornata seminariale , che si terrà a Verona il 9 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 17.30 presso la sede dell'Associazione AReA: architettura_arte_cultura, in vicolo Volto San Luca 20 (VR), il tema estrattivo sarà analizzato da diversi punti di vista e da diverse figure professionali in quanto nella gestione delle cave entrano in gioco componenti tecniche pertinenti alla professionalità di geologi ed ingegneri, e nell'atto del ripristino o più spesso del recupero, interviene l'architetto.
A causa del grande impatto ambientale, dato dalla forte richiesta di materiale lapideo per la costruzione, la tutela del paesaggio è oggi divenuta priorità assoluta. Il seminario sarà l'occasione per valutare e conoscere gli interessanti temi che ruotano attorno all'estrazione della pietra: non solo l'aspetto tecnico-estrattivo, ma anche lo stretto rapporto tra questo e la costruzione, oltre naturalmente al vuoto residuo e il suo rapporto con il contesto.
Programma:
09.30-10.00 presentazione e registrazione
10.00-11.30 M. Bigoni, Lezione sulle Tipologie di Cave
11.30-12.00 coffee break
12.00-13.30 F. Incoronato, Lezione Paesaggio, cave e linee guida.
13.30-14.30 pausa pranzo
14.30-16.00 M. Caviasca, Lezione Esempi di Cave.
16.00-17.00 dibattito e distribuzione materiali
Per iscrizioni e ulteriori informazioni:
area.aps@gmail.com
+393479720616
+393477587816
22 Novembre 2013
di PATRIZIA DOTTORI
Verona. Il 22 novembre alle ore 18.30 verrà inaugurata la mostra fotografica Lapides di Patrizia Dottori presso la sede dell’Associazione AReA architettura, arte, cultura in Vicolo Volto San Luca, 20. L’evento si inserisce nell’ambito delle iniziative della città di Verona per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Per l’occasione sarà offerto un apertivo.
Il 23 novembre alle ore 11.00 sempre presso la sede dell’Associazione AReA vi sarà un incontro pubblico in cui l’autrice Patrizia Dottori e Anna Leso, Assessore alle pari opportunità del Comune di Verona, commenteranno l’evento e il tema, purtroppo sempre attuale, della violenza sulle donne.
Con la colaborazione di: Fuorifiera, Le Donne del Marmo, associazione AEV, Stonehenge, BluForniture, colorificio Master Color
Con il patrocinio di: Comune di Verona, Stone Academy aps
LAPIDES
"Lapis, lapidis. Pietra, terra, natura, donna. Bellezza ed energia suggeriscono la strenua resistenza contro chi tenta di sopprimere il pensiero. le pietre, scagliate per paura della bellezza, sono le stesse che trasmettono la forza di lottare. Le pietre brillano, i fantasmi volano, al luce e l'anima vivono di libertà." P.D.
Vestiti senza corpo colorano e caratterizzano paesaggi che sembrano in attesa di un qualcosa che li faccia mutare: quell’unico tocco di colore acceso e quel movimento fluttuante e morbido rendono questi stessi paesaggi unici e straordinari. Un corpo senza corporeità, una presenza in apparenza fragile e leggera, ma tenacemente presente sulla pietra, aggrappata ai rami degli alberi, alle pareti dure ed eterne. E’ la donna che nonostante tutto resiste, che non cede il passo ai soprusi e alle violenze. E’ una resistenza che si fa quasi resilienza: la capacità delle donne, elementi primari della natura, di conservare la propria struttura e la propria dignità nonostante i tentativi di schiacciarle e deformarle. Le fotografie di Patrizia raccontano tutto questo, della volontà di esserci, resistere e contrastare la forza deformante che le vorrebbe vittime silenti. Queste fotografie raccontano di un mondo che sarebbe diverso senza quell’unico tocco di colore.
Lapides è un progetto artistico di denuncia contro i diritti calpestati nato nel 2011 in occasione della manifestazione Se non ora quando e portato avanti dall’autrice tramite eventi pubblici e virtuali che trovano sede nel blog camminaconme.com.
Il progetto ha ricevuto il Premio Donna del Marmo 2013, Verona. E’ rientrato nella selezione ufficiale del Prix de la Photographie de Paris (PX3), nella categoria Fine art/abstract. Il blog camminaconme.com ha ricevuto una menzione speciale all’Ipa Awards di Los Angeles, ed è rientrato nella selezione ufficiale al Prix de la Photographie de Paris (PX3), nella categoria Advertising/self promotion.
Patrizia Dottori
Vive e lavora tra Roma e Buenos Aires. Scatta come un'artista e pensa come una fotografa. Si è formata con: Diritto e Fotografia, con Massimo Stefanutti (Laboratori Visivi) nel 2011; Studio 10a, nel 2008; David Harvey (TPW) nel 2005 e 2006; Ass.ne Graffiti e Graffiti Press nel 1998-99; Videoambiente, di Antonio Pluchino, dal 1999, per cinema, fotografia e Teoria del colore di Lusher; Pentaprisma, di Stefano Carofei, nel 1990; Roberta Filippi, pittrice nel 1990; Photomania, di Stefano Gioia, nel 1986; Giancarlo Berluti, per il medio formato, 1984.
Ha esposto, dal 1990 ad oggi, in Italia e all'estero, tra cui a Budapest, New York, Havana, Teheran, Barcellona, Instanbul, Roma, Buenos Aires, Genova, Torino e ha ricevuto numerosi premi e menzioni speciali in Italia e a Parigi, Los Angeles, New York e Londra.
2013: Verona, Premio Donna del Marmo 2013 e Milano, finalista al concorso "Lo Sguardo di GiULiA)" (Chiamala violenza non amore) con Lapides; Los Angeles, IPA Competition, 4 Menzioni speciali con Woodberg, Mother&Land e Americana Breakfast table set; Premio "Arte nel Lazio 2013" con Americana Breakfast table set; 2012: Los Angeles, IPA Competition, Menzione Speciale; Beverly Hills, Black&White Spider Awards, Nomination; 2011: 2° Premio, PX3 Paris; Selezione ufficiale, PX3 Paris; Critic Prize, Tokyo International Prize; 2010: 1° Premio CapalbioArte; 8 Menzioni Speciali (2 da PX3 Paris e 6 da IPA Competition LA); 2009: shortlist del LICC Londra, 4 menzioni speciali dall'IPA Competion di NY e secondo premio People Choice da PX3 di Parigi; 2008: 11 Menzioni Speciali (4 da PX3 Paris e 7 da IPA Competition NY); 2007: Menzione Speciale da IPA Competion NY
11 Ottobre 2013
ALBERTO FERLENGA
Organizzati e curati dall’Associazione AReA in collaborazione con l’AIAPP, i Workshops consisteranno in una serie di due incontri seminariali (con lezioni tematiche inerenti il concetto del paesaggio, il quadro normativo, le essenze e esperienze progettuali) e un laboratorio pratico di progettazione di una "unità di verde urbano mobile", un orto/giardino da installare in un'area dell'ex mercato ortofrutticolo in occasione della manifestazione e in seguito trasferita all'interno dei cortili di scuole e chiese che vorranno "adottare" l'orto. Cinque orti saranno scelti e realizzati, tutti i progetti saranno esposti e parteciperanno all’iniziativa per le scuole e le chiese “Adotta un orto/giardino”: le scuole saranno libere di scegliere uno degli orti realizzati o uno di quelli progettati e realizzarlo nei propri cortili.
Tra i cinque orti verrà selezionato il migliore realizzato da una giuria presieduta dal prof. Arch. A. Ferlenga.
Gli architetti, designer, florovivaisti e giardinieri invitati ad affrontare questo tema devono tenere conto dei seguenti tematiche, affrontati in sede delle lezioni seminariali:
- creare una unità mobile da montare smontare e rimontare facilmente;
- della facilità di gestione, della sostenibilità economica e di manutenzione;
- fruizione sensoriale (vista, tatto e olfatto) dell'orto/giardino;
- dell’utenza allargata a soggetti disabili
mettendo in evidenza l’opportunità d'uso nel caso il progetto-tipo venisse poi scelto per essere realizzato in altri luoghi.
Una conferenza del prof. Arch. Alberto Ferlenga, presso l'Auditorium SS.Apostoli (37145, VR), alle ore 18.30, sul tema Architettura e Paesaggio, concluderà i lavori.
31 Maggio 2013
RICHARD INGERSOLL lectio magistralis
Negli ultimi anni R. Ingersoll si è interessato al tema del verde urbano e in particolare dell’agricivismo e al ruolo che gli orti urbani (urban gardens) hanno nella città: non solo nel loro ruolo sociale, economico e di piacere ma anche come elementi fondanti del paesaggio urbano. Il sistema del verde urbano, ed in particolare degli orti gestiti dai cittadini prevede la cura degli stessi, quindi di responsabilità verso il verde e di conseguenza verso lo spazio urbano di cui sono parte gli orti, ma anche i giardini pensili e i tetti-giardino e le pareti verdi. L'agricivismo richiede la partecipazione attiva dei cittadini, e questa partecipazione rende più «urbano» ogni spazio perché crea legami sociali, può rispondere a un fabbisogno locale, può coinvolgere le parti più deboli delle società, disegna uno spazio aperto pubblico e privato e quindi mette più in stretto rapporto i cittadini con gli enti che amministrano i luoghi (Comuni, province e regioni in particolare). Non bisogna però pensare a tali luoghi solo come aree verdi, ma anche come luoghi architettonicamente definiti sia nel disegno dei lotti che nel costruito (sale polivalenti e ricettive).
L’intervento del prof. Ingersoll appare quindi di estremo interesse per gli architetti, in quanto progettisti di architetture e di paesaggi, per i cittadini in quanto fruitori di ciò che viene progettato e realizzato, e delle pubbliche amministrazioni che hanno il ruolo di innescare il circolo virtuoso che può portare ad un uso migliore del territorio urbano. L’attuale quadro normativo inoltre incoraggia l’opera sinergica tra le varie parti: la legge n°10 del gennaio 2013 (Norme per lo sviluppo del verde urbano) detta infatti le modalità di intervento che gli enti pubblici, ed in particolare i comuni, devono attuare per realizzare un controllo delle emissioni inquinanti tramite una maggiore presenza di verde nelle città e per favorire una cultura del verde pubblico e una partecipazione dei privati cittadini alla manutenzione degli stessi.
L’intervento del prof. Ingersoll, visto nel quadro reale dei comuni italiani, rappresenta un’opportunità per tutti per approfondire l’argomento attraverso la conoscenza di interventi concreti europei ed americani qualitativamente significativi.
Breve biografia
Richard Ingersoll (San Francisco, USA, 1949). Risiede attualmente a Montevarchi (Arezzo). Nel 1985 ottiene il dottorato in Storia dell'Architettura presso l'Università della California. Dal 1983 al 1998 ha diretto la rivista "Design Book Review" e attualmente scrive per riviste come "Domus", "Architecture", "Architettura viva", "El Pais", e "C3 Korean Architects". Insegna attualmente Progettazione, Storia dell'Architettura, e Storia Urbana alla Syracuse University a Firenze, e alla Facoltà di Architettura a Ferrara, e ha tenuto corsi universitari a Zurigo, Pamplona, Haifa, Houston, Parigi e Pekino. Nel corso della sua carriera si è interessato delle nuove forme di urbanizzazione in Italia, e di come il turismo, la civiltà delle automobili e gli squilibri ecologici formino le basi per progetti di recupero di siti post-industriali nella regione Emilia Romagna. Alcuni suoi testi recenti sono: Architectures of the World. A Cross-Cultural History of the Built Environment (Oxford University Press, 2012); Sprawltown. Cercando la città in periferia, (Roma: Meltemi, 2004); Global Architecture, 1900-2000. A Critical Mosaic, Volume I: North America, USA and Canada, (Beijing: Chinese Architectural Press, Dec. 2000).
Contatti
vicolo Volto San Luca 20,
37100 Verona
Sede legale:
viale Learco Guera 11,
46100 Mantova +39 3479720616
+39 3477587816 area.aps@gmail.com